Normativa
05.11.2025
|
Tempo di lettura: 5 min
Che cos’è l’European Digital Identity (EUDI) Wallet e quando verrà rilasciato
EUDI Wallet: l’identità digitale europea disponibile dal 2026
Scopri tutto sull’European Digital Identity (EUDI) Wallet, la nuova identità digitale europea che permetterà a cittadini e imprese di accedere ai servizi pubblici e privati in tutta l’Unione Europea con un solo portafoglio digitale sicuro. Il regolamento è entrato in vigore nel 2024 e i wallet nazionali saranno disponibili entro dicembre 2026.
In questo articolo leggerai:
La Commissione Europea ha approvato una nuova serie di atti di esecuzione (maggio 2025) che definiscono le specifiche tecniche e i requisiti di interoperabilità per gli EUDI Wallet.
Tutti gli Stati membri dovranno rendere disponibile almeno un wallet entro dicembre 2026, mentre l’obbligo di accettazione per aziende e PA scatterà entro dicembre 2027.
In Italia è in sviluppo l’It Wallet, interoperabile con il modello europeo.
Cos’è l’European Digital Identity (EUDI) Wallet
L’EUDI Wallet è il nuovo portafoglio digitale europeo che consente a cittadini, residenti e imprese dell’UE di gestire e condividere in modo sicuro la propria identità digitale e i documenti personali.
Si tratta di un’evoluzione rispetto a strumenti come SPID o CIE, poiché racchiude in un’unica applicazione diversi “attributi verificabili” — come:
- passaporto, patente e certificati anagrafici;
- credenziali di accesso ai servizi pubblici;
- dati per l’onboarding bancario o l’età digitale;
- firme e identità elettroniche qualificate.
Ogni utente potrà decidere quali informazioni condividere e con chi, grazie a un sistema che segue i principi della Self Sovereign Identity (SSI), garantendo privacy e controllo totale sui propri dati.
Leggi anche: European Digital Identity Wallet: rischi e benefici
Il quadro normativo: dal regolamento eIDAS 2.0 al Regolamento (UE) 2024/1183
Il nuovo quadro europeo per l’identità digitale è stato definito con il Regolamento (UE) 2024/1183, approvato dal Parlamento Europeo nel febbraio 2024 e in vigore dal 20 maggio 2024.
Questo regolamento aggiorna il precedente eIDAS (UE 910/2014), introducendo il concetto di portafoglio digitale certificato valido in tutta l’Unione.
A partire dal 2024, la Commissione Europea ha emanato diverse serie di Implementing Acts:
-
dicembre 2024 → prime specifiche tecniche di interoperabilità e sicurezza;
-
maggio 2025 → requisiti su certificazione, architettura di riferimento e governance dei wallet;
-
ulteriori aggiornamenti previsti entro il 2026, in vista del rilascio dei wallet nazionali.
Leggi anche: Tutto quello che devi sapere sull’identità digitale
Perché l’EUDI Wallet è importante
L’EUDI Wallet è un pilastro del programma Digital Decade 2030, volto a:
- digitalizzare il 100% dei servizi pubblici UE entro la fine del decennio;
- garantire un mercato unico digitale interoperabile e sicuro;
- migliorare la protezione dei dati personali dei cittadini europei;
- ridurre la frammentazione tra sistemi nazionali di identità digitale.
Inoltre, il modello di gestione decentralizzato basato su “attributi verificabili” consente maggiore privacy e un controllo diretto sull’uso delle proprie informazioni, perché il modello a “portafoglio” si avvicina molto a quello della Self Sovereign Identity, un tipo di identità digitale basato su Blockchain.
Quando sarà disponibile l’EUDI Wallet
La roadmap europea prevede le seguenti tappe principali:
| Data | Evento | Descrizione |
|---|---|---|
| Dicembre 2024 – Maggio 2025 | Pubblicazione degli Implementing Acts | Definizione delle regole tecniche comuni. |
| Entro 24 dicembre 2026 | Rilascio dei wallet nazionali | Ogni Stato UE dovrà fornire almeno un EUDI Wallet ai cittadini. |
| Entro 24 dicembre 2027 | Obbligo di accettazione | Le aziende e PA obbligate dovranno accettare l’identificazione tramite wallet. |
Nel frattempo, sono attivi i Large Scale Pilots europei, progetti che testano casi d’uso concreti come:
-
accesso transfrontaliero ai servizi pubblici;
-
apertura di conti bancari digitali;
-
firma elettronica qualificata e onboarding aziendale.
Tra i consorzi coinvolti spicca POTENTIAL, di cui Intesa è partner, impegnato nello sviluppo delle infrastrutture digitali e nella definizione delle best practice europee.
I Paesi coinvolti e lo stato di avanzamento
La quasi totalità degli Stati membri ha avviato i propri progetti nazionali:
-
Italia: in sviluppo l’It Wallet, che integrerà SPID e CIE, gestito dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale;
-
Francia e Germania: piloti avviati per l’accesso ai servizi pubblici e alla sanità digitale;
-
Spagna e Paesi Bassi: in fase di test per l’identificazione sicura in ambito universitario e finanziario;
-
Bulgaria, Croazia, Malta e Romania: ancora in fase di pianificazione, con programmi di adeguamento previsti nel 2026.
Cosa devono fare ora imprese e Pubbliche Amministrazioni
-
Prepararsi all’interoperabilità
Aggiornare i sistemi di autenticazione per integrare le future API del wallet europeo. -
Monitorare le normative europee
Seguire i nuovi Implementing Acts e le specifiche tecniche ufficiali della Commissione. -
Garantire la compliance eIDAS 2.0
Adeguare le procedure interne di gestione dati, firma elettronica e autenticazione. -
Sperimentare use case concreti
Testare applicazioni pilota: accesso a portali pubblici, onboarding clienti, gestione identità digitali per servizi B2B. -
Promuovere la cultura digitale
Sensibilizzare cittadini e dipendenti sui benefici del wallet europeo e sull’uso consapevole dell’identità digitale.
Prospettive per il 2026 – 2027
Con il rilascio ufficiale previsto per il dicembre 2026, il progetto dell’EUDI Wallet segnerà l’avvio di una nuova fase per la cittadinanza digitale europea.
Il 2027 sarà l’anno chiave per la piena adozione da parte di imprese e PA, con il passaggio da una molteplicità di sistemi nazionali a un modello unico, interoperabile e sovrano.
Scopri le soluzione per la trasformazione digitale della tua azienda:
Sfoglia categorie
Potrebbero interessarti
Mercato, Normativa
30.10.2025
Obbligo FIR digitale per la tracciabilità dei rifiuti: cosa cambierà dal 13 febbraio 2026
A partire dal 13 febbraio 2026, tutte le imprese coinvolte nella gestione, trasporto e smaltimento dei rifiuti dovranno abbandonare i tradizionali formulari cartacei e adottare…
Normativa
24.09.2025
Sigilli elettronici avanzati e Corrispettivi Software: la nuova frontiera della dematerializzazione fiscale
L’obbligo di emissione e gestione digitale dei corrispettivi fiscali evolverà profondamente dal 2026, grazie all’introduzione dei corrispettivi software e dei sigilli elettronici avanzati.
Normativa
10.09.2025
Fatturazione elettronica obbligatoria in Belgio dal 1° gennaio 2026: cosa cambia per le aziende
Dal 1° gennaio 2026 il Belgio introduce la fatturazione elettronica B2B obbligatoria. Un nuovo passo verso la digitalizzazione e la trasparenza fiscale.
